Parte di una compilazione di
iura e
leges di autore ignoto, fatta
mediante estratti da opere di giureconsulti classici e da costituzioni
imperiali. I frammenti pervenutici sono 341 e sono tratti dalle opere di
Papiniano, Paolo e Ulpiano. Le costituzioni imperiali sono quasi tutte rescritti
di Diocleziano. L'antico manoscritto, che risale al IV o V sec., fu scoperto nel
1821 dal cardinale Angelo Mai in un palinsesto latino proveniente dal monastero
di Bobbio ed è conservato nella Biblioteca Apostolica Vaticana.